SOLITUDINE

Ieri ho preso in mano la bici: era da prima che restassi incinta che non la usavo, quindi circa un anno e mezzo… sono andata a yoga in bici.

Passando per Piazza Bra c’era un’odore di fritto misto a traffico, misto a primavera, che mi ha ricordato Londra.

Ho vissuto a Londra per un paio di mesi nel 2004, è stato un periodo strano, adoro Londra ma mi sentivo molto sola.

Sono anche una che ha sofferto molto di solitudine nella vita…ricordo quando ero adolescente e mia sorella più grande usciva il sabato sera con le amiche, e io che ero ancora piccola per avere amiche che uscivano con me, rimanevo sul divano a guardare la tv, programmi stupidi come la Corrida, i miei chissà dove.

Poi ricordo la mia vita milanese che alternava momenti di feste euforiche a momenti di grande solitudine.

Poi la mia vita di coppia in cui molte volte, quando Albi non c’era, mi sono sentita molto sola…anche quando ero incinta.

Ieri, invece, passando in mezzo a quegli odori, con un vento primaverile che soffiava forte, ho sentito la gioia della solitudinela libertà di essere sola. Una solitudine fisica, che porta però nel cuore le persone care più vicine, come Lorenzo, Alberto, ma anche gli amici, i maestri e le maestre, i miei genitori, la natura e tutto il mondo.

Ricordo una frase di Manuela, una mia amica regista, che parlando dei figli e della gravidanza un giorno mi disse: “Quando hai un figlio non sei mai più sola!”.

Da una parte  presentava ciò come una condanna, a me invece sembrava una gioia anche perché non avevo figli. Ora so cosa vuol dire anche la gioia di stare soli, ma è una condizione nuova: ora è solo fisica perché gli affetti sono con me comunque e mi riempiono il cuore.

La solitudine alla fine è una condizione esistenziale … puoi essere sola o non esserlo a seconda di quanto amore provi per le persone care, e per il Creato tutto. Sei meno sola quando ami, se tu per ami per prima non hai bisogno che siano gli altri ad amare te, o che ti facciano grandi dimostrazioni di affetto….è il tuo amore per gli altri che ti salva.

Qualcuno ci disse un giorno, a un seminario di Psicosintesi: “Come si fa a guarire dalla ferita primaria di amore? Se non siamo stati amati a sufficienza quando eravamo piccoli come facciamo a colmare quel vuoto? “.

La risposta è:

  • “Amando noi per primi…”

 

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