ANDARE D’ACCORDO IN VACANZA, Ė POSSIBILE?

Siamo ad agosto e siamo tutti in procinto di partire per le vacanze o le abbiamo già fatte o le stiamo facendo…un tema di cui ho già parlato tempo fa è quello della necessità di mettere i limiti (vedi Post “Saper mettere i limiti”) . In vacanza questo argomento è particolarmente importante.
Tutti bene o male ci troviamo a condividere le vacanza con amici o parenti, e, se non impariamo ad ascoltarci e a prenderci cura dei nostri bisogni, quella che doveva essere una pausa dallo stress della vita, un periodo di rilassamento, diventa invece fonte di nervosismi, conflitti, e ulteriore stanchezza.

Ma perché è così difficile convivere durante le vacanze?

1- Spesso gli spazi dove viviamo sono ristretti: dobbiamo dividere appartamenti di pochi metri quadri, magari il bagno, la camera, la cucina e le nostre abitudini di vita nella quotidianità sono differenti.
2- Quasi sempre le persone che condividono la vacanza hanno esigenze diverse: orari, cibo, soldi, desideri di divertimento.
3- Per qualche strano motivo siamo portati a voler fare tutto insieme, come se fossimo una cosa sola con gli altri conviventi della vacanza, e chi decide di separarsi viene visto con sospetto.
4- Le persone, noi compresi, magari senza rendersene conto invadono (e invadiamo) di continuo gli spazi degli altri: c’è chi sta ore in bagno, chi parla in continuazione a macchinetta, chi impone gite e percorsi che non tutti vogliono o sono in grado di fare, chi lascia in giro i vestiti e oggetti creando confusione nelle stanze comuni….
5- I membri delle vacanze si dividono spesso in “leader” e “malleabili”: i leader sono quelli che tendono a imporre consciamente o inconsciamente le loro scelte agli altri e quelli che io definisco malleabili sono quelli che tendono, per loro natua, ad adattarsi dimenticando i loro bisogni e finendo per essere arrabbiati, stanchi e scontrosi perché hanno trascurato le loro esigenze.

Come fare allora per sopravvivere alle vacanze?

1- Cerchiamo di valutare bene i nostri compagni di viaggio e gli spazi che dovremo condividere con loro: che esigenze e desideri hanno gli altri? Gli spazi sono abbastanza grandi? Quali sono le cose a cui io non posso e non voglio rinunciare?
Se possibile meglio prendere spazi separati per ogni nucleo familiare, se siamo con un’amica o amico meglio se ognuno ha la sua stanza, se non è possibile creiamo all’interno della stanza delle nette separazioni di spazi.
2- Scriviamo un diario della vacanza: scrivere ogni giorno per sfogarsi, per ricentrarci, per tornare a noi stessi, è un utile strumento di sopravvivenza.
3- Durante la vacanza prendiamoci dei tempi per stare soli con noi stessi, o con i nostri bambini, se siamo con bimbi piccoli, o con il nostro compagno se siamo all’interno di un gruppo di amici: è importane ricreare ogni tanto la quotidianità a cui siamo abituati. Una passeggiata, un bagno al tramonto, una cena romantica, un riposino pomeridiano sono piccoli toccasana che fanno salire l’energia.
4- Cerchiamo di capire durante la vacanza se siamo felici: se la nostra energia sale o scende. Se sta scendendo capiamo perché. Che cosa posso fare per stare meglio? Di cosa avrei bisogno adesso per essere felice? Magari basta un po’ di tempo per noi, una passeggiata e una telefonata a una persona cara lontana, fare delle fotografie o un po’ di sport.
5- Impariamo a comunicare con gli altri: spieghiamo le nostre esigenze, il nostro bisogno di fare cose solo per noi o attività differenti da quelle che si stanno organizzando.

La necessità di mettere limiti è la base per non rompere le relazioni a fine vacanza.

Molte volte siamo leader con alcune persone e malleabili con altre, non siamo sempre nello stesso ruolo.
Quasi sempre siamo combattuti tra la voglia di compagnia, il desiderio di non stare soli, e l’insofferenza che le altre persone ci infliggono, soprattuto se siamo malleabili e abbiamo un passato di “bravi bambini” o di “bambini invisibili” o “figli che hanno fatto da genitori ai loro genitori”.

La cosa fondamentale è non incolpare sempre gli altri, ma prenderci le responsabilità della nostra vacanza e della nostra felicità:

– Come voglio passare la mia vacanza?

– Sto mettendo i giusti limiti o mi sto facendo prosciugare?

– Sono stato abbastanza chiaro con gli altri?

Con questi accorgimenti potremmo riuscire a stare bene e, magari, grazie alla comunicazione consapevole con l’altro, fare evolvere le relazioni invece che romperle a fine vacanza :/

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