LA NOSTRA VOCE INTERIORE

Uno dei passaggi evolutivi fondamentali nella storia di ognuno di noi è quello di smettere di chiedere agli altri consigli e pareri su che cosa sia giusto per noi, e, semplicemente, ascoltare la nostra voce interiore.
Certo, detta così sembra facile, come schiacciare ‘play’ in un apparecchio musicale.
A me ci sono voluti molti anni di lavoro personale, e ancora oggi ho delle parti dubitanti a riguardo. Però sempre meno.

La voce interiore è la voce del Sè, della nostra Anima, della nostra parte Saggia, di Dio… ci sono tanti modi di chiamarla. In alcuni libri o fiabe viene rappresentata con figure archetipiche, pensiamo al Grillo Parlante di Pinocchio, al Piccolo Principe, a Mago Merlino, alla vecchietta del bosco di molte fiabe.

Per me quella voce è la voce del Saggio, perché sono riuscita a contattarla grazie a delle visualizzazioni durante delle sedute di Psicosintesi fatte con Virgilio, il mio terapeuta. All’inizio ammetto che mi infastidiva quando mi diceva di fare di continuo la visualizzazione del Saggio: magari ero in crisi e volevo una risposta da lui… anni fa la mia vecchia terapeuta non si faceva problemi a darmi consigli: sembrava sempre che sapesse cosa era giusto per me e cosa no.

Virgilio invece mi diceva: “Chiedi al Saggio…” poi mi faceva chiudere gli occhi, scalare la montagna e chiedere al Saggio la domanda che mi premeva in quel momento.

Il Saggio aveva sempre una risposta per me.

Passato il fastidio dei primi mesi ho iniziato a chiedere io stessa al Saggio anche da sola, o di notte sdraiata a letto, o in situazioni difficili, e non avevo più l’esigenza di fare tutta la visualizzazione, ma chiedevo e lui mi rispondeva subito. Risposte sintetiche, semplici, incoraggianti, a volte imperativi netti tipo “Vai!”, come quando volevo entrare in farmacia a comprare il test di gravidanza e una mia parte titubava (anche mio marito diceva che era inutile buttare via i soldi, che avrei dovuto aspettare più giorni di ritardo, …) invece seguendo il Saggio ero entrata, e il test era positivo. O quella volta che mi disse “Fallo subito!” quando dovevo, a malincuore, mandare via una babysitter che non era in grado di prendersi cura di Lorenzo e mi sentivo in colpa.

Il Saggio non è uno zuccheroso, è amorevole, ma anche molto autorevole e, certe volte, per proteggerti ti dice cose che non sono sempre “ideologicamente corrette” come pensavi tu con una parte mentale. Certe volte ti dice di darti una mossa, di non piangerti addosso. Quando sono triste faccio la visualizzazione intera e vado da lui solo per un abbraccio, come una bambina che va dal suo nonno buono. Allora sto lì e lui mi dà Amore, però dopo un po’ mi dice anche: “Dai adesso vai e fai questa cosa o quella”.

Il Saggio ti coccola sempre, ma vuole anche che tu ti prendi in mano, che esci dalla situazione di stallo con le tue forze.

Tutti noi abbiamo questa Voce e ci sono diversi modi di contattarla, anche la scrittura è una di queste. Ricordo Julia Cameron nel suo libro “La via dell’artista”, dice di contattarla attraverso la scrittura. Lei pone delle domande a “sè stessa” e poi aspetta che arrivi la risposta,  scrive su un quaderno i dialoghi con questa parte di sè,  spesso prima di andare a dormire, e dice che al mattino, sempre scrivendo, le arrivano le risposte.

Chi ha perso una persona cara tipo un genitore o una nonna, un nonno con cui aveva un rapporto speciale, può chiedere a lui o a lei, allora la voce del Saggio si farà sentire attraverso quelle “sembianze”.

C’è chi parla con Dio o con gli Angeli… io penso sempre che sia la nostra parte più saggia che risponde, la nostra parte divina, il nostro Io interiore… insomma ci sono mille modi di chiamare quella Voce. La cosa importante è avere fiducia in essa, smettere di dubitare e affidarci completamente a lei, e smettere di chiedere agli altri cosa è giusto per noi, perché gli altri prorprio non lo sanno!

Quando impari a ascoltare quella Voce diventi anche diverso con gli altri: ti viene meno di dare consigli a destra e a manca, e cerchi invece di fare loro delle domande affinché la risposta giusta emerga dal loro profondo.

Se siamo in difficoltà a trovare questa Voce, magari perché siamo offuscati da parti dubitanti o giudicanti, allora possiamo lavorare con qualcuno, un terapeuta o un Counselor, come ho fatto io che ci aiuti a ricontattare quella parte, ma ricordiamoci che Lei è già lì dentro di noi, in tutti, nessuno escluso… magari ci vorrà un po’ di tempo, ma è solo grazie a quella pratica di ascolto profondo e silenzioso che troveremo le risposte giuste.

 

Se ti interessa il Saggio ho scritto tempo fa questo Post: Tu sei luce

Eleonora

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COMMENTI

Nicoletta

Bellissimo pezzo, spero lo leggano in tanti, perche’ sprona all’evoluzione personale.

albertoeleonora

Grazie Nicky,
il saggio è proprio una grande risorsa che è dentro ognuno di noi, e che ci può aiutare in qualsiasi momento di difficoltà, l’importante è chiedere il suo aiuto!
Alberto

Gerri

Credo anch’io che in ognuno di noi risieda un saggio, una voce interiore che ci spinge ad andare avanti con fiducia anche nelle difficoltà. Dico credo semplicemente perché non ne ho fatto l’esperienza. Medito con costanza da qualche anno e non ho mai contattato quella voce amorevole ed autorevole di cui scrivi nel post.
Mi fa stare bene sentire che altre persone riescano a contattarla e grazie per aver condiviso la tua esperienza personale ed i consigli per provare a farlo. Quando medito o semplicemente mi fermo e faccio una pausa, il più delle volte sento voci diverse, pensieri capaci anche di coprire l’ascolto del respiro, il battito del cuore Sono voci che impediscono il silenzio ed un ascolto più profondo….sono voci che non danno la possibilità di chiedere ed ascoltare.
Grazie!

albertoeleonora

Ciao Gerry, grazie per la condivisione!
Io prima di riuscire ad avere le risposte in modo così veloce, oltre a fare la visualizzazione del Saggio, ho provato a fare l’esercizio scritto: facevo dialogare il mio Io con il Sè, (la parte saggia). Prendi un foglio di carta e scrivi le domande dalla parte dell’ Io e vedi se il Saggio ti risponde e che cosa ti dice. Può essere un modo diverso rispetto alla meditazione forse più facile per iniziare a contattare quella voce… fammi sapere, un abbraccio!
Eleonora

Gerri

Grazie, un abbraccio!

marcello

Io sento solo delle voci che non c’entrano nulla o dei pensieri inconcludenti.

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