SORRIDI E LA VITA TI SORRIDE

Gennaio 27, 2018Eleonora Ievolella, Felicità

Forse questo argomento l’ho già trattato in qualche post, ma penso che sia veramente importante ragionarci ancora un po’ su.
Poco fa, in seguito al messaggio di un’amica ho iniziato a riflettere: quando le cose vanno male, tutto tende ad andare male, quando siamo felici tutto tende ad andare per il verso giusto.

Ci sono un sacco di proverbi popolari che ribadiscono questa sorta di legge dell’attrazione: “sorridi e la vita ti sorride, i guai non vengono mai da soli, ….”

Ricordo che, ancora secoli fa, avevo capito questa legge cosmica grazie alle mie vicende amorose: quando ero in ansia perché il mio fidanzato, o possibile fidanzato, non mi chiamava, e stavo ad aspettare ore o giorni la chiamata lui non chiamava mai, oppure se provavo a chiamarlo io non rispondeva. Se invece ero a divertirmi con le amiche e mi “dimenticavo di lui” allora mi cercava. Quando entravo in paranoia lui si allontanava. Da qui vengono i detti che “in amore vince chi scappa ecc.” e le canzoni tipo Teorema “prendi una donna trattala male” ecc…
In realtà più che vincere chi scappa, vince chi sta bene di suo, chi è indipendente, chi è autentico, chi cerca in se stesso i modi per essere felice e non fa dipendere la sua felicità dall’altro. Questa è la grande verità.

Col tempo la mia teoria si è confermata anche nelle amicizie: ogni volta che uscivo a fare una passeggiata e chiamavo le mie amiche, magari perché ero sola e presa male, immancabilmente nessuna mi rispondeva al telefono. Provavo a chiamare anche 5-6 persone e più ero presa male più nessuno mi rispondeva. Allora mi arrabbiavo e diventavo sempre più triste. Poi, col tempo e l’esperienza, ho deciso di non insistere più, ma di godermi il paesaggio, o magari ascoltare un po’ di musica in cuffia. E immancabilmente quando la mia energia era cambiata le persone mi cercavano.

Poi ho notato pure che quando avevo bisogno dell’aiuto di Alberto, in casa, o con Lorenzo, ero stanca e nervosa e speravo che lui tornasse a un’ora decente dall’ufficio, lui tornava invece tardissimo e io ero sempre più arrabbiata. Quando invece non avevo bisogno di lui, ero serena e tranquilla, allora arrivava inaspettatamente un’ora prima…

Che destino crudele dirai tu, e lo dicevo anch’io: “…Possibile che quando uno sta male non trova sostegno? E che quando sta male gli vanno tutte storte?”

Più avanti ho notato che funziona così anche per il lavoro e per gli affari, e pure per la salute. Più la nostra energia è alta più tutto si incastra e va per il verso giusto, e le persone ti cercano, e guadagniamo bene, ecc. più invece siamo “scarichi” e negativi più ci ammaliamo, ci rubano la bici, facciamo un incidente, gli affari si arrestano, nessuno ci vuole.

Ci ho messo un po’ a farmene una ragione: non è colpa degli altri che non ci amano abbastanza, è semplicemente come se emettessimo delle onde negative che tengono le altre persone “alla larga”.

L’Universo però forse ci vuole insegnare una cosa con questo “giochetto”, o forse semplicemente ci sono delle leggi cosmiche che sono così semplici che sembra impossibile non impararle: “bene attira bene, male attira male”.

Scoperto questo non sarà difficile interrompere il circolo negativo, o quanto meno lavorare per interromperlo. Se invece continuiamo a dare la colpa agli altri o al fato non faremo altro che peggiorare le cose e ci attireremo sempre più negatività e eventi avversi.

Ok facile qualcuno mi dirà ma come uscire dal circolo del negativo?

Innanzi tutto è fondamentale non giudicarsi perché stiamo male o siamo negativi, ma accogliere ogni parte di noi con amore.
Se ci diamo addosso perché non siamo felici non usciremo mai dalla tristezza e anzi la rafforzeremo.

Anche fare finta che le cose vadano bene con un finto ottimismo non serve: l’Universo non si fa ingannare così facilmente, anzi. È per questo che il pensiero positivo fine a se stesso non funziona per niente! Non serve pensare positivo bisogna essere positivi, anzi prima ancora che positivi bisogna essere consapevoli!

Bisogna accettare la nostra negatività per poi trasformarla.

Dobbiamo quindi amarci così come siamo con quello che c’è.
Poi però dobbiamo fare degli atti di volontà per uscire da lì… dobbiamo Voler uscire da quel mood semplicemente perché ci fa soffrire, e noi tutti siamo degni di essere felici.

Con me funzionano alcune cose:

– Scrivere: sfogarmi scrivendo è il modo migliore per prendere consapevolezza di cosa sta accadendo dentro di me, di cosa mi disturba o mi fa star male, di quale vecchia ferita si è aperta ecc.
– Uscire a fare una passeggiata nella natura.
– Fare una doccia o un bagno.
– Fare yoga o meditazione.
– Mangiare meglio: frutta verdura al posto di dolciumi e bere molta acqua.
– Fare qualcosa di creativo: scrivere, disegnare, fare un video, cantare.
– Mettere in ordine e pulire la casa per renderla bella e armonica.
– Fare un regalo a qualcuno o dare amore a qualcuno facendo qualcosa per lui o lei.

Queste cose per me sono di grande utilità e denotano capacità di prendersi cura di me in modo sano con azioni costruttive e non distruttive. Le azioni distruttive, che all’apparenza sembra aiutino ma a lungo andare deteriorano sempre di più, sono invece per esempio: stare su internet, guardare la tv, fare giochini al computer, bere alcol, fare sesso compulsivo, mangiare troppo, ecc.

Quindi, quando tutto gira storto, invece di lamentarti della vita e degli altri, prova a chiederti: “Com’ è la mia energia in questo momento? Cosa posso fare per trasformarla? Riesco almeno a tirare fuori il mio quaderno e scrivere di getto tre pagine?”

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