NON ABBANDONARTI

L’altro giorno stavo facendo una seduta di Arteducativa con Mara Chinatti e alla fine è emersa una frase: “ricorda di non abbandonarti”. Questa frase è stata per me rivelatoria perché mi ha permesso di capire cosa era successo nell’ultimo periodo della mia vita: presa da incessanti impegni familiari e lavorativi mi ero completamente dimenticata di me stessa. Ma cosa vuol dire dimenticarsi di se stessi?

Proviamo a fare alcuni esempi:

Io mi dimentico di me stessa quando….

  • – Mi metto in un angolo o mi faccio mettere in un angolo.
  • – Dimentico i miei desideri.
  • – Mangio male.
  • – Non faccio attività fisica.
  • – Mi trascuro fisicamente.
  • – Non vado dalla parrucchiera per troppo tempo.
  • – Non leggo più.
  • – Passo troppo tempo sui social a imbruttirmi con confronti o con disgrazie.
  • – Trascuro la casa e le piante.
  • – Lascio che il mio partner o i mei figli “mi calpestino” (in senso metaforico).
  • – Dico sempre di sì.
  • – Mi forzo a fare mille attività quando invece ho bisogno di riposo.
  • – Mangio troppo o bevo troppo perché mi trovo in un contesto sociale e non so dire di no a un parente o a un amico.
  • – Spendo soldi solo per gli altri e non mi concedo qualche sfizio per me.
  • – Mi faccio invadere nei miei confini. 
  • – Ecc. ecc.

Quando ci dimentichiamo di noi finiamo per essere tristi e arrabbiati, la nostra energia vitale diminuisce, appassiamo piano piano. Se questo processo va avanti per tanto tempo, senza che corriamo ai ripari, senza che ci accorgiamo che ci stiamo abbandonando potremmo incorrere in somatizzazioni, malattie o depressione. Il disagio corporeo spesso è prima di tutto il segnale che qualcosa non sta andando bene, che bisogna fermare tutto e rimettere noi stessi in primo piano.

Per prendersi cura degli altri prima dobbiamo prenderci cura di noi, accudirci, ascoltarci, volerci bene, perdonarci, abbracciarci… “non abbandonarci insomma”.

Per fiorire e stare bene dobbiamo amarci profondamente e farci felici, solo in questo modo potremmo curare quella parte di noi che un tempo è stata abbandonata.

C’è quella famosa frase di Coelho che dice “quando dici di sì a qualcun altro, assicurati di non stare dicendo di no a te stesso”. Questo è molto importante perché, se noi non abbiamo amore verso noi stessi, non possiamo nemmeno dare amore agli altri. Non è egoismo, è amore proprio. Senza l’amor proprio non possiamo aiutare chi sta male. 

Anche Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi, diceva “stai attento a non consumare tutto l’olio della tua lampada (interiore), altrimenti non potrai splendere e aiutare gli altri”. 

Certo, in certi momenti qualcuno rischierà di sentitisi abbandonato, o tradito, vedendoci poco disponibili, ma è solo trovando il giusto equilibrio tra amare noi stessi e dare amore (e aiuto) agli altri che riusciremo a compiere la nostra missione qui sulla terra.

Eleonora

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COMMENTI

Mara Chinatti

Decidere consapevolmente di spostare la propria attenzione dal mondo esterno a quello personale con curiosità e assenza di giudizio, così come fa un ricercatore, un osservatore attento e amorevole è un’azione che permette all’essere umano il ricongiungimento alla propria identità più vera e profonda, il Sé.
Con le scelte della propria vita egli ha il compito di ribadire che l’Esistenza è Sacra, che ogni Essere Umano è un Dono e che non può pensarsi come fiore felice in mezzo ad un prato di tristezza. Egli è chiamato a vivere una Rinascita, a ritrovare in sé i contenuti ESSENZIALI per RIFIORIRE o FIORIRE al meglio quella meravigliosa avventura che si chiama VITA. Per questo è necessario che il comportamento lesivo altrui non deve cambiare ciò che in lui è in essenza; per questo è bene continuare a innaffiare continuamente il proprio cuore.
Il contenuto del libro: ANNAFFIARE IL CUORE sono delle gocce di saggezza che aprono nuovi vie di comunicazione con se stessi e con le altre persone, un mezzo per non abbandonarsi, ma per comprendere e dare.
(Mara Chinatti)

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