UN SOFFIO, LA VITA…
L’altro giorno c’è stato un incidente grosso nella provincia di Verona, una ragazza di 26 anni, in macchina con una mia conoscente di 20, si è schiantata all’una di notte ed è morta.
La macchina distrutta, la mia conoscente illesa.
Il padre, carabiniere, ha fatto i rilevamenti e ha trovato la macchina della figlia accartocciata e la figlia morta dentro. Ne hanno parlato tutti i giornali.
Tante persone hanno almento una storia da raccontare così…amici o conoscenti scomparsi da un giorno all’altro negli incidenti stradali, molti giovani. E alcune volte stranissime conicidenze sembrano una beffa del desitno.
Mia sorella fece un brutto incidente in motorino a 18 anni perchè correva e faceva la scema andando a zig zag con un’amica dietro, entrambe senza casco. Però, a parte uno zigomo rotto, non le è successo niente.
Tanti di noi hanno sfiorato la morte magari in gioventù, al ritorno dalla discoteca o dalle feste, hanno guidato quando non erano in grado di farlo. Qualcuno non ha mai perso un capello, altri hanno preso un brutto spavento, altri, ora, non ci sono più.
Certo in alcuni casi sembra che uno se le vada a cercare, ma come mai alcuni rimangno e altri no?
Chi decide se sei tra quelli che vanno o tra quelli che restano?
Dio?
Il destino?
Qualcuno pensa che tutto è scritto, altri che siamo noi a crearci il futuro.
Molte donne vogliono fare dei figli, alcune ci riescono altre no.
Come con gli incidenti però tu puoi metterci tutta la tua buona volontà, ma non sempre il risultato è garantito: alcune riescono con la fecondazione assistita, altre nemmeno con quella.
Alcune rimangono incinte quando ormai non ci speravano più, altre quando non vogliono e decidono che non terranno il bambino.
Chi decide che una donna può generare la vita e un’altra no?
A noi esseri umani tutto ciò sembra tremendo. Ci sentiamo privi di potere, burattini nelle mani del fato.
Certo non sapendo cosa c’è prima e dopo la vita è difficile dare un giudizio in merito.
Se la morte fosse una condizione di Amore e di Pace tutta la prospettiva cambierebbe.
Ma noi siamo esseri umani e siamo attaccati alla vita, con la sua sofferenza e le sue meraviglie.
Nei periodi tristi spesso facciamo atti che ci fanno sfiorare la morte, ma è come se dentro pensassimo di essere immortali.
E cosi quando siamo ragazzi giovani e non vogliamo figli, spesso rischiamo di averli…è come se pensassimo di non poter generare la vita.
Invece la vita è un soffio, pochi secondi ci possono portare via, pochi secondi possono portare un nuovo essere qua.
(Se l’argomento ‘morte’ e cosa c’è dopo la morte ti interessa, se queste domande esistenziali ti toccano nel profondo ti suggerisco di leggere un libro La morte e la vita dopo la morte «morire è come nascere» di Elisabeth Kubler Ross)
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