UN ANELLO DELLA CATENA

L’altro giorno ho letto un libretto di Eva Pierrakos che si chiama “Dal dolore alla felicità“, non è poi così facile quel libro e da un certo punto mi ha anche un po’ scombussolato, però c’è questa parte iniziale che penso sia fondamentale per cambiare ottica di vita e uscire da situazioni di tristezza e e autocommiserazione. Proverò a condividere in breve il messaggio che è alla base di questo libro.

Fondamentalmente ci sono due flussi di Amore: uno è quello egocentrico che ci spinge a ottenere per noi il massimo riconoscimento, ammirazione, successo, denaro, ascolto, attenzione ecc. Questa ricerca di Amore che mette sé al centro non è molto spirituale e tende a creare dentro di noi un contino senso di vuoto che si perpetua nel tempo: abbiamo bisogno di più successo, di più riconoscimento, di più soldi, di più amore, di più tutto. Questa modalità ci impedisce di essere felici realmente: è come un vaso bucato che perde e chiede di essere costantemente riempito.

Poi c’è una corrente più spirituale, che è quella del Dare, è quella in cui vuoi il tuo bene, ma vuoi anche e soprattutto il bene degli altri, delle persone che ti stanno vicino, dei figli, dei parenti, degli amici, dell’umanità e del Pianeta. Se entri in questo flusso non sei più separato dal mondo, ma entri nella catena dell’Amore Universale, e allora diventi un vero e proprio Canale di questa Energia e stai bene, sei felice, senti di avere senso e che la vita ha un senso.

Ho riflettuto molto su questo concetto e ho capito che ognuno di noi ha una possibilità di entrare nel secondo tipo di Amore, nel suo modo specifico. Ho notato inoltre che le persone più felici e in pace con se stesse sono quelle che si sono un po’ messe da parte e hanno servito una grande causa, hanno dato Amore agli altri, hanno lascito perdere il loro tornaconto e, aiutando gli altri, hanno in realtà salvato se stesse (Es. Thich Nhat Hanh, Dalai Lama, Madre Teresa, Babacar M’Bow, Assagioli, i volontari di tutto il mondo ecc, ecc.)

Certo non è così facile, noi tutti abbiamo l’Ego: questa parte bambina insoddisfatta che chiede, chiede, chiede, pretende, e non è mai contenta. Però la buona notizia è che tutti noi, per natura, abbiamo anche la parte luminosa che vuole essere un anello della catena.
Come dice Yoav Dattilo, in uno dei tanti video che abbiamo fatto insieme, non è necessario voler essere solo Luce, e rinnegare l’Ombra, accettiamo di avere entrambe le parti, accettiamo di avere bisogno di coccolare un po’ la parte egocentrica, però ricordiamoci che solo la seconda via è quella che può renderci veramente felici e in modo duraturo.

Iniziamo, non senza un piccolo sforzo, a dare ogni giorno un po’ di quello che possiamo dare, e vediamo cosa succede;)

 

ESERCIZIO
Prova a scrivere ogni giorno sul tuo quaderno delle pratiche 4/5 cose che puoi fare oggi per aiutare gli altri. Io l’ho chiamato il quaderno del Servizio.
Ecco alcuni esempi di piccoli servizi quotidiani:

  • posso tenere in ordine e pulita la casa in modo che ne giovi chi vive con me
  • posso coccolare mio figlio
  • ascoltare mio marito
  • lavorare a un video che può aiutare molte persone
  • scrivere un post
  • chiamare un’amica in difficoltà
  • cucinare qualcosa di buono
  • ringraziare chi fa qualcosa per me
  • ecc. ecc.ecc.

Eleonora

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