GODERE LA VITA
Qualche settimana fa siamo stati a fare un weekend sul lago. Anche se era novembre e c’era freddo erano giorni di sole e un po’ di aria pulita ci avrebbe fatto bene. La domenica mattina abbiamo deciso di andare al Gardacqua, una piscina che ha una zona riscaldata con idormassaggi anche all’aperto. Io ero un po’ titubante perché Luce, la nostra bimba piccola, non ha nemmeno due anni e non sapevo come l’avrebbe presa. Devo anche ammettere che, da quando ho i bambini, non sono più abituata a fare quella vita “godereccia” che facevo prima. Niente cinema, poche cene fuori, zero tempo da dedicare alla coppia. Il mio tempo è fatto di doveri, incombenze, commissioni, vengono sempre prima i bambini e le loro esigenze. Quindi mi “faceva strano” andare al Gardacqua. Una volta dentro invece è stata una sorpresa: Lorenzo con i braccioli girava da solo tra la piscina dentro e quella fuori, e Luce ha ricevuto, da una bagnina, un bicchierino e delle palline così se ne stava o in braccio ad Alberto o seduta su dei gradini in acqua bassa a giocare… e io sono riuscita a farmi anche due o tre serie di idromassaggi all’aria aperta con le montagne innevate di fronte e il sole caldo sulla pelle.
Fantastico.
Dopo un paio d’ore siamo usciti e siamo andati a pranzare in centro a Garda. Visto il bel sole caldo i ristoranti avevano allestito tutti i tavolini fuori e la gente pranzava seduta al sole. Ho adocchiato una coppia di cinquantenni che mangiava una bruschetta al pomodoro e beveva uno Spritz Aperol, baciati dal sole. Avevano l’aria di chi si sa godere la vita. Ho indicato quel ristorante e ho detto ad Alberto: “Andiamo lì!” Volevo essere come quella coppia! Anche noi abbiamo ordinato spriz, bruschetta e patatine. Alla faccia delle diete macrobiotiche e del salutismo.
Questo è il senso della vita, mi sono detta, non il sacrificio e la fatica, ma stare al sole a godere uno Spritz con le persone che ami.
Godere la vita senza sensi di colpa, rilassarsi, stare nel corpo ascoltando le sensazioni che ti regala quando la temperatura è perfetta e i gusti sono appagati.
La vita è una fatica certo, lo è molto spesso, ma quante volte siamo noi a renderla tale perché non sappiamo godere delle cose semplici? Ci preoccupiamo, ci intristiamo, siamo in guerra con qualcuno e abbiamo sempre fretta. Facciamo la lotta con la realtà invece di godere quello che la realtà ci sta regalando.
Da poco tempo ho iniziato a godere anche lo stare a casa da sola con i bambini, anche la notte. Tempo fa facevo molta più fatica, forse a causa delle mie vecchie ferite di abbandono. Una volta era una lotta, una litigata continua quando Alberto usciva la sera senza di me. Adesso mi trovo nel lettone con i miei bambini che piano piano scivolano nel sonno, sono cuccioli, hanno bisogno di affetto e di contatto e si accoccolano addosso a me. Mi rendo conto di come sono fortunata e di che miracolo è la vita semplice. Sono lì nella pace e penso che nulla è da dare per scontato e che la gratitudine è la chiave per vivere bene.
Apprezzare i doni che abbiamo senza volere di più. C’è una sorta di commozione interiore nello stare così a contatto con qualcuno che ami più della tua vita… sai che devi semplicemente bere il succo di questa esperienza senza sprecare il tempo, senza buttarlo via.
C’è una poesia di Anita Moorjani, che ho già citato in precedenza, ma che mi piace ripassare:
Quando sono venuta in questo mondo
le uniche cose che sapevo erano amare, ridere
e fare splendere la mia luce.
Poi, crescendo, mi hanno detto di smettere di ridere.
“Prendi la vita sul serio”, dicevano,
“se vuoi fare strada.”
Così smisi di ridere.
La gente mi diceva: “ Stai attenta a chi ami,
se non vuoi che il tuo cuore venga spezzato.”
Così smisi di amare.
Mi dicevano: “ Non far splendere la tua luce
perché attiri troppo l’attenzione.”
Così smisi di splendere
e diventai piccola
e appassii
e morii
solo per apprendere, appena morta,
che tutto ciò che conta nella vita
è amare, ridere e far splendere la nostra luce!
Siamo così occupati a vivere cercando di gestire la vita, di controllarla, che spesso ci dimentichiamo delle sole cose veramente importanti della vita: gioire e amare.
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