SAPER METTERE I LIMITI
Una riflessione che mi sembra importante condividere è quella sull’imparare a mettere limiti.
Pochissimi di noi sono in grado di farlo, e la cosa peggiore è che per la maggior parte delle volte non siamo nemmeno consapevoli di cosa voglia dire mettere limiti e farsi invadere.
Tutto ha origine quando eravamo piccoli e gli adulti invadevano molte volte il nostro spazio vitale: stavamo giocando e bisognava uscire di corsa per andare a scuola, eravamo in bagno e qualcuno bussava prepotentemente alla porta, volevamo dormire e ci svegliavano, non volevamo mangiare più e ci obbligavano a farlo, eravamo al telefono (magari in adolescenza quando non esistevano i cellulari) e dovevamo buttare giù.
Sicuramente in un modo o nell’altro ognuno di noi è stato invaso, chi più chi meno.
E così anche oggi, nella nostra vita, ci troviamo continuamente a essere invasi e noi stessi invadiamo gli altri.
Le persone meno consapevoli sono quelle che più invadono e più si fanno invadere.
Ma come ci facciamo invadere oggi che siamo adulti?
Quando non sappiamo dire di no.
Abbiamo paura che se diciamo di no, la persona a cui viene “messo un paletto” si sentirà respinta e non ci vorrà più bene.
In realtà è vero il contrario: una persona centrata, che sa mettere i limiti, è proprio quella che ha relazioni più soddisfacenti.
Visto che non sappiamo dire di no spesso inventiamo scuse, o vere e proprie bugie, che ci allontanano dalla relazione.
Altre volte invece diciamo di sì e facciamo quello che la nostra parte più profonda non vuole fare: ospitiamo qualcuno a casa per più tempo di quello che desidereremmo, andiamo al cinema, a una cena o a una festa anche se quella sera vorremmo stare a riposare sul divano, cuciniamo e puliamo la casa magari quando siamo malate, stiamo al telefono un’ora ad ascoltare i problemi di un’amica o di nostra madre, e poi ci accorgiamo che non abbiamo fatto quello che realmente volevamo fare… Facciamo l’amore con il partner anche se non ne abbiamo voglia solo per compiacerlo, quando forse la nostra necessità in quel momento sarebbe più quella di parlare con lui e di condividere i nostri bisogni…
Insomma tutti ci facciamo invadere continuamente.
Fra l’altro, spesso un sì detto per compiacere qualcun altro dà anche il via a una somatizzazione fisica: ci ammaliamo. Il nostro corpo ci fa evitare di fare quello che non siamo riusciti a esprimere a parole.
E come invadiamo gli altri?
Cercando di convincerli a fare quello che non vogliono fare: insistendo quando dicono “No”, manipolandoli per ottenere quello che vogliamo noi.
Imparare a mettere i limiti per noi stessi è l’esercizio migliore anche per smettere di invadere gli altri: più divento sensibile al mio bisogno, più sono in contatto anche con il bisogno dell’altro.
Ma come fare per riconoscere se stiamo dicendo un “Si” perché lo vogliamo veramente o solo per non creare un dispiacere?
Ascoltandoci.
Ascoltiamo con attenzione il corpo: quando ci sentiamo invasi sentiamo un disagio fisico, un senso di irrigidimento in tutto il corpo, abbiamo la sensazione di sentirci bloccati contro un muro, o svuotati di energia.
Un buon mondo per riflettere su quello che desideriamo veramente è quello di prendere tempo di fronte a una richiesta (non bisogna sempre dare subito una risposta): “Guarda ti ringrazio dell’invito, ci penso e ti faccio sapere” è un buon modo per non essere affrettati.
Certo poi è importante, una volta chiarita in noi la risposta, comunicarla velocemente all’altra persona e non lasciarla in sospeso.
Prendersi il tempo per decidere è sicuramente un buon modo per ascoltarsi e analizzare tutte le parti di noi.
Un altro punto importante da ricordare è anche un altro: concediamoci il diritto in un secondo tempo di cambiare idea.
Non c’è niente di male a prendere in mano il telefono e dire:
“Scusami, mi sono ascoltata a fondo e non me la sento di uscire questa sera, sono troppo stanca.”
Certo l’altra persona potrà rimanere inizialmente delusa, ma se sapremo comunicare in modo sincero la nostra fragilità scopriremo che la relazione tra noi e l’altro diventerà più autentica.
Quali sono i vantaggi del sapere mettere i giusti limiti?
Più sicurezza e rispetto per sé stessi, senso di essere padroni della propria vita, attenzione ai propri bisogni e a quelli dell’altro, meno ansia.
Vi lascio con due frasi da ricordare sempre per chi, come me, sta imparando a mettere i limiti:
Quello che fai per il tuo bene lo fai anche per il bene dell’altro.
(Enzo Liguori)
Quando dici SÌ agli altri, assicurati di non dire di NO a te stesso.
(Paulo Coelho)
Eleonora
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