LA PACE INTERIORE
Certe volte la vita ci mette davanti a piccole prove di resilienza. La quotidianità viene disturbata da alcune fatiche, per esempio, in questo periodo dalla mia vita, le malattie della mia bambina piccola. Quando le malattie sono ricorrenti e le notti insonni si susseguono, tutto diventa più difficile da affrontare.
Ieri notte Luce, che ha 16 mesi, tossiva all’infinito, piangeva e voleva la mamma.
Peccato che la mamma l’ha mollata al papà perché sono già tre notti che si fa insonni “dietro a lei”. Il papà è riuscito ad addormentarla per un po’, ma alle 1 e 10 la sento piangere disperata. Mi alzo e vado a vedere se posso calmarla: granulini omeopatici, acqua, sciroppo per la tosse, carezzine sulla schiena, coccole…. poi sconsolata la porto in cucina e provo a farle fare una merenda con un pezzettino prelibato di colomba pasquale. Siccome a letto non riesce ad addormentarsi la metto nel passeggino e la porto avanti e indietro per mezz’ora. Mentre giro per la camera spingendo il passeggino disegnando degli 8 immaginari per terra penso a quella frase di Eckhart Tolle:
A prescindere da cosa racchiuda il presente, accettalo come se lo avessi scelto.
Collabora sempre, non agire contro di esso. Fattelo amico e alleato. Non nemico.
Tutto questo trasformerà miracolosamente la tua vita.
Niente, anche se non faccio la guerra al presente non funziona: quando sembra stia per addormentarsi si sveglia di nuovo tossendo.
Dopo un’ora e venti di tentativi la mollo di nuovo al papà e me ne vado innervosita più che mai a provare a dormire di là in camera di Lorenzo.
Per cercare di calmarmi mi metto a fare meditazione e riesco ad entrare in un luogo di pace dentro di me dove ogni cosa ha un senso, dove c’e solo amore e accettazione incondizionata. Sono solo 5 minuti, ma entro veramente in uno stato di quiete.
Allora, quando la sento piangere di nuovo, torno di là, la prendo in braccio e la stendo a pancia in giù sul mio petto. La pace interiore si diffonde dal mio al suo petto e la tosse si ferma, la bimba si tranquillizza e si addormenta magicamente. Mi viene in mente anche quella massima di Eileen Caddy:
Metti il cuore in quello che fai? (…)
Ricorda non fare mai un lavoro perché “deve essere fatto”. Se questo è il tuo atteggiamento, allora, prima ancora di cominciare, ritirati a cercare la grazia e l’armonia: quando il tuo atteggiamento è mutato e ti senti in pace e in armonia, vai a compiere il tuo lavoro. Scoprirai che quando il tuo atteggiamento è quello giusto, non solo sarai in grado di eseguirlo perfettamente, ma anche più rapidamente…
Che potere che abbiamo, penso, se fossimo in uno stato di pace interiore ogni cosa andrebbe a posto…
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