QUANDO SEI GIÙ NESSUNO TI CERCA
Stavo sfogliando le note sul mio telefono, dove mi appunto i post da scrivere quando mi viene qualche ispirazione, quando sono incappata in un titolo di diversi anni fa: “quando sei giù nessuno ti cerca”… un post mai scritto!
Chissà a cosa mi riferivo il 28 novembre del 2017, quando all’ottavo mese di gravidanza mi ero scritta quella nota. Sicuramente dovevo sentirmi abbastanza sola.
In realtà questa verità l’ho approfondita molto negli anni e ho capito che è proprio vero: “quando sei giù nessuno ti cerca, e neppure ti risponde al telefono!”
Una volta ci stavo male per questo, adesso ho imparato un po’ di più a cavarmela da sola. Quando non avevo i bambini soffrivo molto di solitudine, adesso per forza di cose molto meno (anche se si può soffrire di solitudine anche in famiglia), e ricordo che facevo delle passeggiate di ore in giro da sola e spesso chiamavo le mie amiche, o i miei amici, per avere un po’ di compagnia. Quando però ero particolarmente giù di morale e provavo a comporre diversi numeri di telefono, non mi rispondeva nessuno. Allora mi arrabbiavo, e mi dicevo: “Ma possibile che non risponda nessuno? Avrò provato 5 persone diverse e tutti hanno da fare??”.
Mi sentivo completamente abbandonata, perché vivevo una sofferenza e non c’era nessuno ad accoglierla. D’altronde la mia ferita antica è la ferita di abbandono, quindi non mi stupisce, oggi, che la vita me l’abbia riproposta in salse diverse, più e più volte, per cercare di farmela superare.
Ma se faccio un passo indietro, negli anni, se penso ai primi amori, alle relazioni complicate, ricordo che quando litigavo con il mio ragazzo e poi cercavo di mettere da parte l’orgoglio e di chiamarlo io, lui non mi rispondeva mai. E io ero sempre più in panico e più furiosa.
Ora, con il passare degli anni, mi rendo sempre più conto che le nostre vibrazioni determinano la realtà di quello che ci accade. Quindi, quando sei preso male, è probabile che nessuno ti risponderà al telefono, e invece immancabilmente, se sei riuscito a prenderti cura della tua emozione penosa da sola (cosa non sempre fattibile), facendo qualcosa che ti piace, o occupandoti di altro, ecco immancabilmente che 3-4 persone ti richiameranno tutte insieme.
È per questo che oggi non mi arrabbio più. Certe volte provo ancora a trovare conforto in una voce amica, ma non ho aspettative. Se qualche amica in quel momento è disponile ad ascoltare sono sorpresa e felice, ma se non c’è nessuno, so il perché: la mia energia sta allontanando “il mondo”. Non è che le tue amiche non ti vogliono bene, non è che il tuo fidanzato ti sta facendo le corna (oddio di questo non avremo mai certezza :/) , o che tua mamma non vuole rassicurarti, in questo momento l’Universo sta cercando di aiutarti a crescere, sta cercando di farti fare un piccolo passo avanti, affinché tu ti possa consolare anche da sola, ti possa imparare ad amare e a non dipendere sempre dagli altri.
Più io mi amo e mi accetto con le mie ferite più gli altri lo faranno.
“Che brutto”, mi dirai, “siamo veramente così soli al mondo?”
Un po’ sì e un po’ no. Io credo che le amicizie vere siano un dono prezioso. Ma nessun amico, nessun fidanzato, nessun figlio, ci potrà dare l’amore incondizionato che non abbiamo avuto quando ne avevamo bisogno. Dovremo farlo noi per primi, e farci aiutare dal Sè, dalla nostra anima, da Dio, dalla Madonna, da una nonna morta… da qualche entità invisibile e transpersonale…con fiducia che le nostre richieste e il nostro bisogno di affetto verrà accolto, prima di tutto in quel mondo lì, e poi, si spera, anche da qualcuno in carne e ossa qui.
Eleonora
Counselor in Psicosintesi
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