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PREGARE FA BENE

Il 29 marzo io e Lorenzo ci battezziamo.

Lui avrà otto mesi, io 36 anni. I miei genitori non mi hanno dato un’educazione religiosa, ma io ho sempre pregato, o quasi…pregavo al liceo di non essere interrogata, pregavo quando stavo male, o in altri momenti, quando desideravo qualcosa. Poi, a 28 anni, ho avuto una grossa crisi esistenziale e ho iniziato un cammino di ricerca spirituale, leggevo un mucchio di libri di vario tipo, dalla spiritualità alla new age…mi sono avvicinata al buddismo, al sufismo, alla Psicosintesi, ma continuavo a pregare Dio.

Io sono convinta che ci sia un unico Dio, che poi è Amore Universale: ogni religione ha dato il suo nome a questo Amore. Tanti profeti illuminati sono scesi sulla terra e hanno professato la loro religione. Non c’è una religione giusta e una sbagliata, sono tutte giuste, almeno finché non diventano dogmatismo e stravolgimento delle scritture per fini di potere. Comunque battezziamo Lorenzo perché a nostro figlio volevamo dare un’educazione religiosa, pensiamo sia importante che cresca conoscendo la cultura del luogo, la religione e dei valori etici. Abbiamo trovato una chiesa e due preti veramente “avanti” e aperti, e avendo trovato finalmente delle persone in gamba anche nella religione cattolica ho deciso di battezzarmi anch’io, con Lorenzo. Per me è importante ricucire lo strappo con la mia cultura che i miei genitori hanno fatto per lasciarmi “libera”. È importante proseguire la tradizione religiosa dei miei antenati, dei miei nonni. Io in realtà la fede ce l’avevo comunque, non è che dovessi essere per forza battezzata. Ma i riti hanno pur sempre la loro importanza.

Don Roberto mi ha regatao un libro “credere fa bene” dove un prete, Battista Borsato, riabilita la figura di Dio come un entità buona che ama l’uomo, non come un giudice che detta leggi. Ho iniziato a spulciarlo qua e la…ed è interessante. Io sono d’accordo che credere fa bene, ma ancor più fa bene pregare, che per me è una forma di meditazione. Io tempo fa, al mattino, appena sveglia, facevo un’ora di pratiche yoga, di meditazione e preghiere. Ora che c’è Lorenzo non faccio più tutto ciò perché lui non me lo consente, però almeno 5 minuti di preghiera e meditazione cerco di farli tutti i gironi. Vi assicuro che se non faccio questo rito la mia giornata va meno bene.

Cosa faccio?

  • Per prima cosa accendo una candela
  • suono per tre volte la campana tibetana
  • faccio un paio di respiri profondi
  • faccio la OMMMMM
  • dico il Padre nostro
  • ringrazio per tutto quello che ho, per i doni della mia vita, per le persone care, per il mio corpo, e la mia mente, per Alberto, per Lorenzo e la mia famiglia,
  • chiedo a Dio di proteggermi e proteggere la mia famiglia e le persone care
  • chiedo a Dio che aiuti l’umanità ad andare verso l’Amore
  • chiedo a Dio di poter diventare una persona migliore e di svolgere il mio compito qui sulla terra
  • poi se ho qualche problema chiedo aiuto riguardo a quello.
  • quindi suono di nuovo la campana, tre volte e chiudo.

Sono 5/10 minuti in tutto, ma mi cambiando la giornata.

 

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Eleonora e Alberto

 

 

(Nella foto a partire da sinistra: Regina, Giacomo Pulce)

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