COME TROVARE IL TEMPO PER NOI STESSI?

“Tempo, tempo, se solo avessi più tempo… allora sì che potrei fare quello che voglio… ma non ho tempo, mi manca il tempo…”

Quante volte nella vita (o anche nell’arco di una giornata) diciamo a noi stessi che il nostro problema principale è quello di non avere tempo?

Tempo per i nostri progetti personali, tempo per viaggiare, tempo per stare con le persone a cui vogliamo bene, tempo per lo sport, per i nostri hobby, per dormire, per stare un po’ fermi a non far niente…

Sicuramente il tempo è molto importante, è la risorsa più preziosa:

“Il tempo è più prezioso del denaro.

Puoi fare più denaro, ma non puoi avere più tempo”    (Jim Rohn)

Ma il tempo, di per sé, non ha un valore in senso assoluto: il suo valore può essere misurato in funzione di come lo utilizziamo.

Con la ‘gestione’ del tempo personalmente ho vissuto dei periodi di conflitto: c’erano dei momenti nella vita dove sentivo di dover fare duecento cose al giorno, e allora lavoravo, studiavo, facevo sport, uscivo la sera con amici, anche con compagnie diverse la stessa serata, e più attività facevo più sentivo che mi mancava tempo per altre duecento attività che stavo trascurando e avrei voluto fare…

Poi arrivavano inesorabilmente altri momenti in cui ero esaurito e trascorrevo pomeriggi sdraiato in spiaggia senza fare nulla a sentire le onde del mare…

Come dice Andrea Giuliodori nel libro “Riconquista il tuo tempo” ci sono tre tipi di tempo: il “tempo pieno”, il “tempo vuoto” e il “tempo sprecato”.

Il “tempo pieno” è quello in cui siamo concentrati a svolgere attività che ci piacciono, o che sono per noi importanti. È il tempo che usiamo per raggiungere i nostri obiettivi, ed è quindi un tempo ‘sacro’.

Il “tempo vuoto” è quello che ogni tanto ci concediamo quando ‘riempiamo il pozzo’ della nostra creatività, come dice Julia Cameron nella “Via dell’artista”: quando ad esempio camminiamo da soli e ci guardiamo intorno, quando trascorriamo qualche momento in mezzo alla natura… anche questo è un tempo ‘sacro’.

Poi c’è il mitico “tempo sprecato”, quello che gettiamo via dietro a distrazioni tipicamente legati al mondo dei social, attaccati ai cellulari, a guardare l’ultimo video ‘virale’, a leggere i pettegolezzi sui personaggi famosi o su qualche vecchia conoscenza che ‘spiamo’ su Facebook…

Spesso confondiamo il “tempo vuoto”, che è fondamentale per ricaricare la nostra energia e creatività, con il “tempo sprecato”, che, invece di rigenerarci, dietro una apparente promessa di distrazione gioiosa ci consuma rendendoci più depressi e annoiati.

La prima domanda che dobbiamo porci quando diciamo che siamo senza tempo è quindi: “senza tempo per fare cosa?”

Se dedichiamo il nostro tempo alle emergenze, passando da una all’altra ininterrottamente, ci capita di esaurire velocemente le nostre energie e ci ritroveremo a distrarci (magari andando un po’ su Facebook o facendo shopping on-line…) pensando così di stare meglio, mentre in realtà ci stiamo tuffando nel “tempo sprecato” che ci fa stare ancora peggio.

Per non cadere preda delle emergenze dobbiamo fermarci a pensare quali attività siano realmente importanti per noi. Io lo faccio a inizio settimana, e pianifico i momenti da dedicare a quelle attività (“tempo pieno”) che fanno si che alla fine della giornata mi senta più gratificato.

Quelle attività comprendono sia obiettivi lavorativi che personali: la scrittura, la lettura, il tempo che dedico alla mia famiglia, alla meditazione ed agli sport.

Poi cerco di riservarmi un pochino di “tempo vuoto” (il più difficile per me da ricavare!) e per questo da inizio anno ho preso l’abitudine di andare in ufficio a piedi: in quei 15 minuti cerco di non fare altro se non camminare, senza telefonare o ascoltare la musica, e lascio la mia mente libera di riposare un po’.

Al fine di ridurre il “tempo sprecato” ho poi tolto inoltre le “notifiche” dai principali social network (Facebook, Linkedin, Instagram) ed anche da Whatsapp, così non devo rincorrere gli ‘allarmini’ quando compaiono sul telefonino, ma sono io a scegliere i momenti di distrazione (eh si, devo ammettere che non sono ancora a 0 sul “tempo sprecato”, ma mi voglio bene lo stesso!).

Riuscire a dedicare un po’ di tempo alle nostre attività vedo che mi aiuta a raggiungere i miei obiettivi, lasciarmi un po’ di tempo vuoto (e camminare) allenta lo stress e sento in generale di vivere una vita più ricca e soddisfacente.

Come diceva Abraham Lincoln: “Alla fine, ciò che conta non sono gli anni della tua vita, ma la vita che metti in quegli anni”.

Alberto

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)

“ANNAFFIARE IL CUORE”, il libro del Blog, è disponibile su Amazon, clicca qui:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *